ASSISTENZA TECNICA ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI NELLE POLITICHE UE
L'Unione Europea, da ultimo il Consiglio dell'Unione Europea (2.6.2014 COM(2014) 413), da tempo raccomanda all'Italia la riforma e il rafforzamento dell'azione della PA quale condicio sine qua non delle politiche di sviluppo attuate con i Fondi Strutturali. L'Accordo di Partenariato 2014-2020, trasmesso dal Governo Italiano il 22 aprile scorso alla Commissione Europea, prevede, pertanto, che
risorse complessive dei Fondi Strutturali per più di
1 mld di euro siano destinate nel
settennio 2014-2020 all'obiettivo tematico 11
“Rafforzare la capacità delle Amministrazioni
pubbliche e degli stakeholders e promuovere
un'amministrazione pubblica efficiente”. Di
questi ben 821 mln di euro saranno destinati
ad iniziative di assistenza alla governance a
beneficio degli enti locali e dei partenariati pubblico
privati nelle Regioni meno sviluppate. Ulteriori
1.397 mln euro saranno destinati all'assistenza
tecnica allo Stato e alle Regioni responsabili dei
vari programmi operativi.
ASSISTENZA TECNICA AL NUOVO APPROCCIO
TERRITORIALE
I nuovi regolamenti comunitari hanno profondamente
innovato l'approccio e il metodo applicativo dei Fondi
Strutturali: in particolare il Regolamento 1303 del 2013,
art. 32 e ss., prevede quale peculiare strumento di
sviluppo la modalità dei Community Led Local Development ovvero strumenti di sviluppo locale di tipo partecipativo. Le azioni di sviluppo, basate sul partenariato socio-economico dei territori, sono progettate, realizzate, gestite e monitorate per il tramite di Local Action Groups (G.A.L. Gruppi di Azione Locale) costituiti da enti pubblici e soggetti privati del territorio. I GAL saranno dotati di risorse per gestione e assistenza tecnica, ovvero per spese di progettazione e programmazione, consulenza, animazione, monitoraggio, etc. Al boom delle politiche di programmazione negoziata (Patti Territoriali, Contratti d'Area etc.) di cui alla L. 662/1996 (art. 2 comma 203 e ss) è seguito nei primi anni del 2000 un progressivo esaurirsi di tale politiche in Italia. Oggi con il soprammenzionato Regolamento 1303/2013 l'Unione Europea reimpone le politiche di programmazione concertata nei territori per il tramite dei detti Gruppi di Azione Locale.
Se è vero che, per come visto, molte delle risorse dovranno essere programmate e attuate a livello territoriale, per contro, nelle osservazioni inviate al Governo Italiano per l'Accordo di Partenariato 2014-2020, la Commissione Europea, nel mese di marzo 2014, ha insistito perche vi sia un “fortissimo presidio centrale statale”. Molti dei programmi (PON) saranno gestiti, pertanto, a livello statale, mentre quelli regionali, oltre ad essere stati oggetto di una riduzione delle risorse, saranno oggetto di una governance cogestita con lo Stato Italiano. Tanto consentirà un'unica visione coordinata di insieme a discapito della frammentazione e disomogeneità che ha contraddistinto sin'ora l'intervento dei fondi comunitari in Italia.
ASSISTENZA TECNICA AI PARTENARIATI PUBBLICO-
PRIVATI
Nel considerando 59 del Reg. 1303/13 si legge che
“I partenariati pubblico privati (i cosidetti "PPP”, tra essi
il project financing) possono essere un mezzo efficace
per realizzare operazioni che garantiscono il conseguimento
di obiettivi di politiche pubbliche riunendo forme diverse
di risorse pubbliche e private”. Tanto ha fatto si che lo
stesso regolamento intervenisse per normare la materia
(artt. 62-64) per la migliore attuazione del PPP con i fondi
strutturali. Il rilievo dato da ultimo alla materia dalla
Commissione Europea consente ulteriori forme di
assistenza tecnica alle amministrazioni pubbliche sia
quali soggetti pubblici direttamente beneficiari delle
risorse comunitarie (in accordo con un partner privato
realizzatore) tanto quali meri soggetti selezionatori di
beneficiari privati. A mezzo di tale assistenza tecnica alle
amministrazioni si potrà, pertanto, incentivare la progettazione, il reperimento di risorse finanziarie sui mercati e la realizzazione di opere pubbliche in project financing.
ASSISTENZA TECNICA ALLE RIFORME ISTITUZIONALI
La L.56/2014 ha avviato una profonda riforma, ancora in corso, dell'impianto istituzionale delle autonomie locali Italiane. Tanto ha comportato la conseguente previsione della riforma del sistema degli ambiti territoriali ottimali per i servizi pubblici, tanto in termini di funzioni quanto anche in termini di ambito geografico, a mezzo di nuove pianificazioni (vedasi art. 1 comma 147, Legge 56/2014) che non potranno non essere coerenti con la programmazione comunitaria dei territori oggi vieppiù indirizzata al miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane e agricole e, dunque, al miglioramento, in primo luogo, dell'offerta dei servizi pubblici locali. Sul tema pianificatorio, come sui temi in generale dell'assistenza tecnica, (consulenza, affiancamento, attività laboratoriale, etc.) resa alle amministrazioni locali tanto nell'accesso e gestione delle risorse dei fondi strutturali tanto quanto nell'implementazione e attuazione delle recenti riforme della PA (da ultimo, il DL 90/14) e ancora in tema di trasparenza, open government, anticorruzione, etc. sarà possibile accedere alle risorse finanziarie dell'Obiettivo tematico soprammenzionato.